Ieri ci siamo trovati come di consueto verso le 21 alla nostra amata ludoteca per scoprire che di lì a poco il buon Marco avrebbe portato tre nuovi iscritti, non digiuni di giochi da tavolo (Marco è un abile indottrinatore) ma nemmeno patiti.
Visto che di neofiti non si trattava, propendiamo per una partenza un po' più impegnativa del solito Dixit: la scelta ricade su Avalon. Spiegazione veloce delle regole, qualche commento angosciato, ma è normale, le regole le ricordo di volta in volta e si parte... La prima partita vincono facile i cattivoni; il gioco piace e si ricomincia rapidi un'altra partita per consolidare il regolamento e dare una chance al bene: anche stavolta, ma di poco, è ancora il male a prevalere. Devo dire comunque bravi tutti, sia i nuovi Merlini (ruolo difficile) che i fedeli di Mordred.
L'atmosfera è ormai di familiarità, come può solo capitare tra persone simpatiche, intelligenti e con tanta voglia di divertirsi insieme senza sbattimenti (stile 883): passiamo a Concept e vediamo di cosa siamo capaci... Premetto che la scelta è ancora fuori dalle righe e fresca sia perché è un gioco nuovissimo donato gentilmente da D&G (cosa avete capito, Dado & Giorgio. Grazie ragazzi!) durante l'ultimo torneo di 7 Wonders (dovete sapere che Spazio Gioco vanta campioni di primo livello nelle Sette Meraviglie, ma questo ve lo racconterò meglio un'altra volta), sia perché il nostro killer-boardgame è di solito Dixit. Regole semplici, grande libertà e la serata decolla tra frasi improbabili e interpretazioni da Oscar. Come spesso accade, vince il divertimento e la risata.
Visto poi che un pochino ci mancava e le doti del gruppo erano state ampiamente collaudate, tiriamo fuori il classicone Dixit con le carte nuove (davvero belle! Non ricordo il numero dell'espansione, lo aggiungo poi nei commenti appena perviene, ma hanno un tratto fantastico e tanta ispirazione) e la battaglia è molto serrata, con le nuove leve che svettano e i veterani a poca distanza: complimenti a tutti, bella partita.
Per finire in bellezza e velocità, visto che ormai avevamo superato la mezzanotte e i nuovi arrivati venivano da lontano, prendiamo Time's Up e via con i personaggi famosi (beh, famosi, parliamone...). La partita, vuoi per l'ora tarda vuoi per la nostra simpatica ignoranza, ha preso risvolti di pura comicità tra cui non posso non segnalare le chicche "Lupo Silvestro" (era Lupo Alberto per indovinare Silver... Senza parole, Giampy...), "Il vero nome di Zorro" a cui sempre l'informissima Giampy azzarda un "Antonio Banderas" e il povero Mao Tse Tung che si sarà rigirato nella tomba sentendosi appellare come "Uh, sì, quel cinese là" (Marco) a cui l'ottima Cristina aggiunge "Il cinese che assomiglia ad un gatto" (o una roba simile, insomma, ci siamo capiti, Maooooo).
Serata indimenticabile con persone fantastiche, il venerdì si conferma sempre una gran soddisfazione!




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